Un visitatore attento e scrupoloso, passeggiando intorno al Duomo di Firenze, lo scorgerà, Brunelleschi, anche se un po’ in disparte, che guarda pensoso la sua opera, la cupola. Chissà che cosa potrà pensare? Del rischio che corse a proporre un progetto che nemmeno lui stesso poteva essere sicuro che stesse in piedi? Poco gliene importava. Se i fiorentini preferivano non rischiare e lasciare il Duomo scoperchiato, che si accomodassero.
Che forse aveva fatto male a fare i modellini con le barbabietole e poi a farci il minestrone? Macchè, figuriamoci, troppo sicuro di sé per avere questi ripensamenti. Chissà che non pensi proprio un bel niente, ma che sia semplicemente rapito da quel contrasto delle tegole con il cielo.
A pochi passi da lui, il bel San Giovanni, con le porte che ci raccontano storie: dall’Antico Testamento alla Lieta Novella passando per colui che di essa fu precursore e che è il patrono di Firenze, San Giovanni Battista. Poi la cattedrale maestosa, vicino, il Museo dell’Opera del Duomo, che ci racconta come si arrivò a un’opera tanto imponente. Da dove si partì? La storia è lunga ma affascinante e nel Museo è magistralmente ricostruita.
Incontreremo una Signora bellissima, con gli occhi azzurri, di vetro. Un tripudio di bambini festanti. Personaggi dagli sguardi carichi e intensi ci racconteranno la loro storia, in cui ritroveremo tracce del nostro passato.
Per saperne di più…
La visita riguarda specificamente il centro religioso di Firenze e i suoi monumenti. Li osserveremo dall’esterno: prima di tutto, la Cattedrale, che fu costruita nell’arco di 130 anni. La prima pietra fu posata nel 1296, l’otto settembre, il giorno della nascita della Vergine, l’ultima nel 1420. I fiorentini, fin dal principio erano desiderosi di vederla finita quella Cattedrale, ma non per tutti fu possibile, dato il lungo periodo nel quale si protrassero i lavori. La Cattedrale era dedicata alla Vergine, a Santa Maria del Fiore, per la precisione. Il fiore è quello di Firenze, l’iris, il giaggiolo, a cui i romani, nel 59 a.C., dedicarono Florentia, la città, poi divenuta Firenze che fondarono all’inizio della primavera.
Nel 1420, però, quando l’opera immensa fu completata, c’era un grande buco in mezzo, di cinquanta metri di diametro, quello che avrebbe dovuto essere coperto dalla Cupola. Nessuno sapeva come coprirlo. Ci fu un concorso e, alla fine, dato che non si trovava nessuna idea migliore, il lavoro fu affidato a Filippo Brunelleschi, che affidabile era poco, e che però, contro tutti e tutto, riuscì a portarlo a termine sedici anni dopo.
Vi racconterò poi del “bel San Giovanni”, che coi suoi marmi bianchi e verdi, sembra un gioiello incastonato nel centro della città, e del Campanile, alto 90 metri, decorato con rilievi marmorei che rappresentano le attività umane, le virtù, i pianeti e i profeti.
Per chi vorrà, sarà possibile, accedere ai monumenti per ammirare i mosaici del Battistero, per salire sul Campanile e godere di un panorama mozzafiato e per fare un viaggio attraverso la storia della Cattedrale nel Museo dell’Opera del Duomo, dove sarà possibile soffermarsi davanti alla Madonna dagli occhi di vetro di Arnolfo di Cambio, della Pietà di Michelangelo e della terribilmente bella Maddalena lignea di Donatello.