U come Unicorno.
U come Upupa.
E…U come Uffizi.
Già! Lo sapete che gli Uffizi, un luogo famosissimo in tutto il mondo, hanno proprio la forma di una U. Un incredibile, maestoso, enorme palazzo a forma di U!
Gli Uffizi, dove oggi ci possiamo imbattere in potenti Dei e bellissime Dee, centauri, mostri e chi più ne ha più ne metta, un tempo erano “uffici”. Erano gli uffici di un signore molto importante, il Duca di Firenze, della famiglia dei Medici, che li aveva voluti proprio a forma di U.
Una U immensa, il cui braccio lungo parte da Palazzo della Signoria, il castello dove il Duca abitava con la moglie e con i suoi undici bambini, all’Arno, e poi, dopo un piccolo tratto da cui ci si può affacciare sull’acqua del fiume, ritorna indietro di nuovo in Piazza della Signoria.
Oggi, gli Uffizi non sono più dei semplici uffici. O meglio, dentro ci sono anche uffici, che servono al funzionamento di questo magnifico luogo, dove sono conservati, come in uno scrigno, le opere d’arte che sono appartenute alla famiglia dei Duchi di Firenze.
I Duchi di Firenze non ci sono più, ma passeggiando fra i corridoi e le sale degli Uffizi, possiamo conoscerli e possono ancora raccontarci la loro storia, attraverso quegli oggetti che nei secoli hanno collezionato e che, infine, hanno regalato alla città e ai cittadini.
A Firenze, agli Uffizi, possono accadere cose molto strane.
Si possono, ad esempio, sentire parlare delle lingue che nemmeno si riconoscono da quanto sono strane! Si possono incontrare personaggi famosi, ad esempio giocatori di calcio, cantanti o attori. Ed è possibile anche imbattersi in un piccolo cinghiale spaesato, che cerca i suoi genitori.
Eh sì…gli Uffizi sono talmente grandi che se non si sta attenti ci si può anche perdere. Ma ci siamo noi che possiamo aiutare i personaggi degli Uffizi, spaesati e impauriti a ritrovare la propria strada!
Come? Ve lo dico io!
Ad esempio, possiamo accompagnare il cinghialetto, dalla mamma, fra le stanze della Galleria. Incontreremo mamme preoccupate, personaggi fantastici, donne bellissime e anche creature mostruose. Ciascuna di queste, avrà sicuramente da dirci qualcosa…alla fine chissà se ritroveremo la mamma del cinghialetto!
Anche il piccolo Giovanni de’Medici non sa più dove andare. Ha camminato molto, per ritrovare la mamma, il babbo, le sorelle e i fratelli, ma ora è disperato e non sa più che fare. Non c’è problema! Ci pensiamo noi! In cambio, il piccolo Giovanni dovrà raccontarci qualcosa della sua storia. Sopratutto dovrà dirci come mai porta quello strano abito rosso e come mai tiene in mano un uccellino.
Io vi aspetto agli Uffizi, ma se volete qualche anticipazione, leggete la storia nel pdf qui sotto!